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FOLGORI E BUFERE
Possibile, penso,
che dal profondo del mare germoglino forme d’artista
guglie rosate inaccessibili, aggrappate al cielo
? Lassù dove pìgola il nido,
naviga lenta l’aquila (grifagno aliante), tra
rocce imperiali e laviche arene. Dardeggia
e gioca il sole a rimpiattino, in caleodoscopio
gigante, le sue divine stranezze. Noi pure,
in cammino,
tra folgori e bufere,
costruiamo la vita, che germina perché l’Uomo
si sveli, alla luce indefettibile, immagine intrisa
di Dio.
P.P.
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