Il D-ribosio è
contenuto in ogni cellula e
fa parte di strutture complesse
quali l'acido ribonucleico (RNA)
e l'adenosintrifosfato (ATP).
È un pentoso indispensabile
per gli esseri viventi.
IL
RIBOSIO.... E IL CUORE
Il ribosio è uno zucchero
naturale a cinque atomo di carbonio
che si trova in tutte le cellule
viventi. Esso non è un
nutriente essenziale in quanto
può essere prodotto nel
nostro organismo a partire da
altre sostanze come il glucosio.
Il ribosio è molto importante
per la vita, in quanto alcune
molecole biologiche fondamentali
contengono questo zucchero tra
cui l' ATP ovvero adenosin trifosfato
(Il gruppo dell'adensina è
costituito da una molecola di
adenina e di uno zucchero a
cinque atomi di carbonioo pentoso.
noto con il nome di ribosio).
L'ATP è quel composto
chimico ricco di energia che
fornisce all'organismo tutta
l'energia di cui esso ha bisogno.
Abbiamo bisogno di ATP per far
battere il cuore, per dare energia
ai nostri muscoli quando lo
richiediamo. In particolar modo
per far sì che il nostro
cuore continui a funzionare
in maniera corretta e che i
nostri muscoli svolgano il proprio
lavoro in maniera ottimale,
è assolutamente necessario
che questa scorta di ATP sia
mantenuta quanto più
alta possibile. I ricercatori
hanno potuto accertare che il
ribosio stimola la produzione
di ATP. In effetti il ribosio
è quel componente essenziale,
necessario per produrre le molecole
di ATP e per mantenere elevati
livelli di energia nel cuore
e nei muscoli scheletrici. Le
riserve di ATP nell'organismo
sono piuttosto limitate: solo
90 grammi. E' una quantità
sufficiente a fornire il massimo
dell'energia per 10 secondi.
Si può affermare, in
linea generale, che chi potrà
beneficiare in misura maggiore
dalla integrazione di ribosio
saranno gli atleti e i soggetti
con un ridotto apporto ematico
e un'insufficiente disponibilità
di ossigeno al cuore o ai muscoli
scheletrici. La produzione di
ribosio avviene nel cuore e
nei muscoli scheletrici. Si
tratta, tuttavia, di un processo
lento che non riesce a mantenere
il passo con questa perdita
energetica qualora soffriate
di ischemia (insufficiente apporto
di sangue al cuore o ad altri
organi) o durante un allenamento
intenso. Mentre tutte le cellule
viventi contengono ribosio,
la quantità presente
negli alimenti non è
sufficiente per mantenere alti
i livelli energetici nel corso
di un esercizio fisico intenso
o in una situazione di ischemia.
Il ribosio contenuto nella carne
viene in gran parte perso durante
la fase di cottura, mentre quello
contenuto nelle verdure non
è in grado di fornire
all'organismo delle quantità
significative. Sebbene il ribosio
sia presente naturalmente in
tutte le cellule dell'organismo,
il cuore e i muscoli scheletrici
non riescono a produrlo velocemente.
E per questo motivo che il ribosio
deve essere assunto dall'esterno
come integratore. Mantenere
un cuore sano significa essere
consapevoli dei suoi bisogni.
Ogni volta che il nostro muscolo
cardiaco ha bisogno di energia,
esso non è in grado di
funzionare in maniera appropriata.
Questa energia è necessaria
per le contrazioni, ovvero il
pompaggio, con il coseguente
flusso ematico in tutte le parti
del corpo. Durante l'ischemia,
le cellule cardiache riportano
delle perdite di energia ancora
maggiore rispetto a quella della
muscolatura scheletrica. In
uno studio effettuato presso
l'università del Minesota,
i ricercatori hanno dimostrato
come 15 minuti di ischemia al
cuore avessero determinato una
riduzione di ATP superiore al
50%. Un altro studio eseguito
presso l'univesità del
Maryland, impiega il ribosio
per curare l'ischemia cardiaca
la quale si manifesta tipicamente
con il dolore dell'angina pectoris
nei soggetti che soffrono di
patologie delle arterie coronarie.
L'organismo umano contiene mediamente
1,6 mg di ribosio ogni 100 ml
di sangue. Alcuni soggetti non
hanno ribosio in forma libera
nel sangue, mentre altri ne
possono avere circa 3,6 gr ogni
100 ml di sangue. L'integrazione
di ribosio è richiesta
per elevare velocemente i livelli
di ribosio nel sangue, rendendolo
quindi dispomibile alle cellule
per incrementare ed accumulare
energia. Se assunto sotto forma
di integratore, il ribosio viene
assorbito molto velocemente
nel flusso ematico, non solo,
ma gran parte di questo assorbimento
avviene prima ancora che il
ribosio sia deglutito. Sono
state effettuate molte ricerche
atte a dimostrare che il ribosio
aiuta il cuore ad aumentare
la propria energia e a migliorare
la propria funzione dopo una
fase di circolazione insufficiente.
Qualora l'apporto ematico al
cuore risulti ridotto, allora
il muscolo cardiaco non riesce
ad ottenere dal sangue una quantità
di ossigeno sufficiente a mantenere
un'attività normale.
Possono essere molti i fattori
responsabili di questa mancanza
di circolazione al cuore: per
esempio, le coronaropatie possono
essere la conseguenza di livelli
elevati di colesterolo o di
trigliceridi nel sangue e possono
eventualmente ridurre il flusso
sanguigno nelle arterie del
cuore. In caso di coronaropatia,
l'apporto ematico al cuore può
non essere sufficiente per i
bisogni più elementari,
a tal punto che delle attività
leggere con il camminare possono
risultare impossibili senza
il conseguente dolore toracico.
Se la situazione dovesse aggravarsi,
il soggetto non riuscirebbe
a condurre una vita normale
nè ad effettuare le varie
attività di tutti i giorni,
con un attacco cardiaco come
ultima finale conseguenza. Sia
l'anossia (assenzai apporto
di ossigeno ai tessuti) che
una circolazione insufficienete
riducono in maniera significativa
la carica energetica del cuore
e gli stessi livelli di ATP
possono diminuire anche del
50%, se non di più.
IL
RIBOSIO E IL DIABETE
Come ben sappiamo, i diabetici
non riescono a produrre una
quantità sufficiente
di insulina e il glucosio, se
non controllato diversamente
potrebbe salire a livelli critici.
Tanto è vero che l'insulina
viene somministrata mediante
infusione, proprio per tenere
sotto controllo i livelli di
glucosio nel sangue. Si è
visto come il ribosio aumenti
la velocità di produzione
dell'insulina, sia negli animali
che nell'uomo. IL
RIBOSIO E E I DOLORI MUSCOLARI
La carenza di alcuni enzimi
a livello muscolare possono
causare una rapida perdita di
ATP e della carica energetica
totale. I soggetti che soffrono
di queste carenze, presentano
crampi e dolori muscolari anche
dopo una breve, leggera, sessione
di allenamento. Attraversare
una stanza a piedi può
essere sufficiente, per esempio
per determinare questi gravi
sintomi, costrigendo il soggetto
a fermarsi e a riposarsi prima
di continuare. Si stima che
il 2% circa dell'intera popolazione
mondiale soffra di una di queste
carenze enzimatiche e che il
25% circa di questi soggetti
presenta dei sintomi più
o meno gravi. Il ribosio ha
ridotto i crampi e la rigidità
muscolare da esercizi in pazienti
affetti da deficit della mioadenilato
deaminasi (MADD). Un'altra azione
positiva del ribosio è
stata riportata in un caso di
deficit di adenilsuccinato,
in cui la somministrazione dello
zucchero ha migliorato i sintomi
neurologici (comportamento e
frequenza delle convulsioni)
CONTROINDICAZIONI
Nessuna nota! La ricerca ha
mostrato che è possibile
assumere sino a 60 grammi di
ribosio al giorno senza alcuna,
seppur leggera complicazione.
BIBLIOGRAFIA
E.D. BURKE "D-RIBOSIO TUTTO
QUELLO CHE DOVETE SAPERE"
-SANDRO CICCARELLI EDITORE-
PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI
- CEC EDITORE- BODYBUILDING
GUIDA AI SUPPLEMENTI - SANDRO
CICCARELLI EDITORE-
|