UGUAGLIANZA
- SOMIGLIANZA
(quale
differenza ?)
E Dio disse : "facciamo
l' uomo a nostra somiglianza...
maschio e femmina li creò
a sua immagine e somiglianza".
E il serpente disse : "
non morirete affatto divorando
il frutto, perchè
Dio che lo ha vietato, sa che,
mangiandolo, davvero diventereste
uguali
a Lui".. - Genesi.
Il principio di somiglianza
non corrisponde a quello di
uguaglianza.
L' aspetto simile ma diametrale
opposto dei termini, fu la
causa dell' enorme confusione
che permeò la natura
umana, in dubbio sull' origine
divina o demoniaca del Dovere
e del Diritto.
La struttura monarchica
non riuscì a uniformare
i popoli in un' ammirazione
positiva per la natura "nobile"
dell' uomo, perchè non
fornì alcun modello spiritual-liberalista,
degno di servizio altruista,
ma si attribuì addirittura
una discendenza divina, per
giustificare la propria ingordigia
materiale. Anche il movimento
social-comunista o democratico,
nella pretesa di promuovere
l' uguaglianza, privo di un
modello elevato di somiglianza,
ingannò ogni essere vivente,
sottoponendolo alla schiavitù
dello Stato, divenuto il soggetto
di ogni intenzione e riferimento.
Lo scopo del Serpente,
di sottoporre l' uomo al potere
dell' invidia e dell' avidità,
fu completamente raggiunto,
nell' anteporre all' ammirazione
per Dio ( principio di somiglianza),
l' ipocrita principio di uguaglianza,
che annichilendo la differenza,
condusse l' uomo alla morte
spirituale, privandolo delle
caratteristiche individuali
della personalità.
"Tutto uguale"
significa non differente
e perciò indistiguibile...un
bel problema !
La differenza conta,
privi di questa capacità
discriminante gli uomini sono
divenuti soppressivi e qualunquisti
oltre che pericolosamente disfattisti.
Basti pensare alle guerre condotte
per l' uguaglianza che hanno
decapitato intere dinastie,
nel tentativo di appropriarsi
degli averi necessari alla sopravvivenza
di classi sociali affamate di
pane e Giustizia, ma prive di
amore e Grazia divina. L'
angoscia di sopravvivere a tutti
i costi e di equiparare le classi
sociali nell' uguaglianza, ha
prodotto l' aumento dell' illegalità
e della violenza, che sorge
dall' avidità di possedere
i beni altrui, piuttosto che
conseguire le caratteristiche
spirituali e mentali, che onorano
il modello di ispirazione divina,
del nostro Genitore eterno.
Lo Stato si è sostituito
a Dio, è l' unico beneficiario
del frutto del lavoro altrui
e penalizza i suoi servi, con
tasse usuraie e illegittime.
Lo Stato non fu il
Padre benevolo e liberale che
ci generò alla vita,
ma piuttosto l' esecutore giustizialista
che impose l' obbligo di pagare
il prezzo, per ogni Diritto
acquisibile. Ma Dio ci creò
nella libertà arbitrale
e nella sfera della riconoscenza
innata, predisponendo le qualità
umane a riconoscere le prerogative
divine. I figli di questo
sistema di cose, come disse
Gesù, avrebbero disonorato
i padri e le madri e si sarebbero
ribellati al modello divino,
privi di questa capacità
differenziante. Il rapporto
d' amore fu garantito dalla
somiglianza
e non dall' uguaglianza,
tra padre e figlio, perchè
il modello positivo del genitore
fosse fondamentale allo sviluppo
di una sana e rispettosa personalità
filiale.
Nel principio del
Libero Arbitrio, Dio dimostrò
la natura superiore del suo
amore, che nell' evoluzione
della personalità, secondo
un modello di somiglianza positiva,
avrebbe permesso il progresso
liberale delle sue creature.
Non può dirsi
lo stesso, rispetto alla pretesa
uguaglianza con Dio, che penalizzò
la natura individuale dell'
uomo,"identificato"
nel Creatore e perciò
privo della propria personalità
discriminante.
In effetti l' ignoranza
fu il risultato dell' irriconoscente
presunzione, che distorse il
termine somiglianza
con uguaglianza.
La riconoscenza perduta
non fu più riacquistata
da alcun uomo, ad eccezione
del Messia, che introdusse,
nella legge dell' Amore, la
considerazione per i diritti
dei diversi e delle differenti
ottiche che qualificano il pensiero
positivo, di chi, privo di falso
orgoglio, invidia e avidità,
segua il modello divino, come
esempio di onorevole rispetto.
In
ultima analisi non sarebbe
difficile concludere, che
lo Stato politico sia servo
di quello stesso Serpente,
che ingannò l' essere
umano, nato come figlio
di Dio e precipitato a schiavo
dell' Avversario, per la
presunzione di irriconoscente
uguaglianza, che ne mutò
le intenzioni del cuore.
Ammirazione non è
invidia !
Protezione non è
possesso !
Altruismo non è
avidità !
Diritto non è
Dovere !
Somiglianza non è
uguaglianza...
c'è una bella
differenza, come tra la Vita
e la Morte.
Solo il Messia interpretò,
nella propria unzione sacerdotale,
lo stesso Spirito del Padre,
identificandosi nel seme divino
che, producendo il frutto dell'
Amore, ovvero la Riconoscenza,
permise di sperimentare la differenza
dall' uguaglianza, che nascendo
dal nefasto spirito di ingratitudine,
inabissò l' uomo
nella sua aberrata tendenza
di "sentirsi
uguale a Dio",
rinnegando il suo Creatore e
la propria genesi, in questa
identificazione mortale.
La sfera dell' uomo
precipitato, si configurò
nell' Assoluto relativo... quella
di Dio rimase esclusa dalla
nostra partecipazione Eterna,
fino a quando il Messia non
riacquistò i privilegi
perduti, ovvero l' eredità
promessa ai fratelli, che ne
avessero imitato il
modello originale.
Il
mondo giace nella potenza
del Malvagio spirito
di competizione,
che sorge dal risentimento
che la diseguaglianza produce,
quando lo Stato politico
militarista, impone più
doveri che diritti, inducendo
l' idea di un' uguaglianza,
che induca all' arrivismo
e all' invidia per gli averi
altrui. "Non di
solo pane si nutre l' uomo
ma di ogni parola ispirata
da Dio".
Basterebbe
differenziare i termini
e comprenderne il significato.
Siamo figli d' ignoranza,
presuntuosi e ribelli al
Cielo. Se ci lasciamo castigare
dai demoni dell' Abisso,
è perchè siamo
stati esiliati ai
margini di un patetico compromesso:
mors tua, vita mea !
Più egoisti di così
si muore...
Sembrerebbe impossibile
che in millenni di evoluzione
umana nessuno abbia saputo differenziare
il senso delle parole espresse
nel libro più eloquente
del pianeta: a cosa serve costruire
imperi politici o religiosi,
privi di questa elementare e
ovvia comprensione genetica
espressa nelle Sacre Scritture?
L' ovvio inosservato
stupisce ogni sincero esploratore
ma a quanto pare l' ignoranza
non ha saputo ancora riconoscere
il bene dal male. E questo
è molto più grave
della presunzione dell' orgoglio
che ne è la causa...
i suoi effetti sono disastrosamente
patiti da tutti.
vedi
GENESI
DELLA QUINT'ESSENZA
prefazione
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