-
“HO
INCONTRATO IL MESSIA”
(Testimonianza)
Non posso ancora credere
a ciò che ho visto e
sentito, il mio cuore palpita
mentre il mio essere non sa
se esserne fleshato, impaurito,
impressionato o che altro.
Un giorno, in casa di un’amica,
sul tavolo, un libro rosso dalla
copertina stile antico, mi chiamò
l’attenzione ... Incuriosita
ma anche indispettita dall’insolita
novità, mi avvicinavo
a questo libro, lo prendevo
tra le mani, ne sfogliavo le
pagine ... “Il Messia” ... e
dentro incredibili cose, difficili
da comprendere, ma comprensibili
con il tempo e la meditazione.
In fondo al libro le foto dell’Autore
... Maestro d’Alchimia, Naturopata,
Erborista ... Filosofo.
Giocando con l’amica, te lo
lascio, me lo presti, misi quel
libro rosso dentro ad un sacchetto
della spesa e me lo portai a
casa. L’amica mi parlò
di lui come di un bravo terapeuta,
m’invitò a contattarlo,
mentre nella mia mente un chiodo
fisso si faceva strada. L’indomani
posi il libro nel mio scaffale,
mi misi sul mio letto in meditazione,
come facevo spesso quando ero
scarica, ed il libro mi chiamò
e mi disse nuovamente di andare
a curarmi da lui, che avrebbe
risolto le cose. Ero ancora
indispettita, nella mia mente
menzognera mi sentivo irritata
dai tanti anni passati a curarmi,
cercando la strada e spesso
su irti sentieri, facendomi
male e cadendo. Ed il libro
continuava a chiamarmi, finchè
al terzo giorno desistei e presi
il telefono per parlare con
l’Autore, gli parlai e non
solo, presi appuntamento per
lo stesso pomeriggio e mi recai
da lui. Mentre percorrevo
la strada, pensavo agli anni
interminabili di ricerca, all’essere
sempre andata lontano a cercare
ciò che in realtà
mi stava molto vicino. Arrivai
in questo negozio, nascosto
da un imponente chiesa stile
barocco, questo negozio che
tanto assomigliava ai negozi
dei curanderi del Perù,
nei quali non ero mai entrata
per paura del magnetismo.
Fui accolta nel suo studio.
In un attimo mi sentiì
avvolgere dalla sua energia
e dal suo magnetismo, che già
mi aveva chiamato col libro.
Cominciammo subito a parlare
dei miei problemi di salute,
mentre lui domandava e tra uno
scusa ed un altro, analizzava
gli occhi con una luce, la mano,
il polso e contemporaneamente
spiegava cosa era la malattia,
rispondeva simultaneamente a
mille mie domande e mi dava
una visione d’insieme da shock.
A livello sottile intuivo di
aver trovato quello che stavo
cercando, ma la mia mente ancora
non comprendeva i meccanismi
ed i perché. Nonostante
la salute fosse abbastanza compromessa
mi dava buone speranze, spiegandomi
che da sola avevo fatto ed ero
riuscita a contenere la situazione,
ma che in realtà ora
si trattava di elevare il risultato
a potenza. Ed in me si accese
la lampadina. Mi mise poi
sul lettino e m’impartì
una speciale benedizione spirituale,
non prima di avermi riassestato
con le sue mani sicure la mia
schiena dolorante dai postumi
dell’incidente. Man mano che
i giorni passavano, cominciavo
ad espellere veleni e tossine
fisiche ed emozionali, verificando
che il rimedio di quest’uomo
aveva smosso qualche meccanismo
in me, e mi aveva ripulito da
anni di tossicità di
in fortissimo parassita come
la candida, mentre dalle gengive
espellevo granulomi infetti.
Sì, la strada della guarigione
è lastricata da lacrime
di pianto e sofferenza ma anche
da tanta gioia e riconoscenza
e meraviglia verso il creatore
che così unicamente ci
ama e ci protegge rendendo diritto
il nostro storto sentiero.
Ebbi modo di conoscerlo profondamente.
Trascorremmo giorni molto intensi,
passati in discorsi filosofici
e di vita, fumando e mangiando,
ridendo e scherzando, volando
alto sui sentieri della conoscenza,
raggiungendo la riconoscenza,
ritornando nel dolore, risalendo
la vetta. Compresi tante cose
e ancora molte ne ho da comprendere.
Mi aveva incantato nei modi
più semplici, con la
chitarra in mano, cantando le
sue canzoni, nel sapore
delle erbe amare così
sapientemente preparate dall’erborista,
nei discorsi di ore ed ore sulla
filosofia, sull’etica, sulle
sorti del mondo che mai come
in questo momento chiedeva attenzione
al suo dolore. E proprio
su questi argomenti, passavamo
ore ad analizzare le profezie,
a sperare in risultati pacifici,
a chiederci quando sarebbe finalmente
arrivato il giudizio, a quando
la pulizia di questo pianeta
malato? Contemporaneamente
cominciavo ad istruirmi con
i libri che lui aveva scritto,
riuscendo in parte a comprendere
la portata delle sue opere e
delle profezie che aveva ricevuto
dal Padre. Da anni pregavo
e leggevo la Bibbia, e mi ero
istruita abbastanza da poter
sostenere un confronto, da anni
il Padre mi parlava attraverso
le sue scritture con i versi
che spesso trovavo tra quelli
ricevuti da lui. I piani
di Dio sono qualcosa di imperscrutabile
dall’uomo, perciò la
mia mente ed il mio cuore si
sentivano predisposti a ricevere
la chiarezza e la sapienza dall’alto,
senza provare ad azzardare spiegazioni
di tipo razionale. “Un unto
del Padre”, ogni espressione
del suo essere lo dimostrava,
non con le parole ma nei fatti
quotidiani e con la sua storia,
così come proprio l’eroe
è solito essere nei romanzi.
La mia aura era in estasi tutte
le volte che mi legavo nel pensiero
alle sue vibrazioni spirituali
e pioggie d’endorfine m’investivano
d’energia. Quest’uomo mi
aveva trasmesso la riconoscenza.
Riconoscere il Padre, riconoscere
le sue opere presenti in tutto
il creato, riconoscere la sua
parola ed i suoi unti mi portava
ad un livello vibrazionale che
non lasciava spazio a pensieri
negativi e meccanismi distruttivi.
La riconoscenza è il
sentimento che ti libera da
tutti i sensi di colpa che appartengono
al passato… La riconoscenza
è il sentimento che acquieta
la sete inestinguibile dell’anima,
che spesso cerca, attraverso
un percorso di dolore e sofferenza,
il raggiungimento dell’illuminazione
e dell’estasi … La riconoscenza
permette l’apertura del cuore
e l’accoglimento dello spirito
Divino … La Primavera è
l’epoca in cui la natura è
al risveglio e sboccia in teneri
e fragranti germogli, pieni
di vita che pulsa … la riconocenza
… la quinta stagione … è
simile a questo momento magico:
è piena di vita … è
piena di luce … è piena
d’amore … è piena del
ricordo dei campi celesti.
|