La
Quint'essenza elemento Gusto
Dai "recettori"
gustativi sulla superficie
della lingua e del palato,
si svilupperanno fibre nervose
linguali che raccolgono
le sensazioni originate
dai cinque sapori, differenziandone
qualitativamente la forma.
Salato, acido,
amaro, dolce, piccante,
influiscono perciò
su elementi cellulari di
natura nervosa, penetrando
contemporaneamente gli organi
emuntori-assimilatori e
le cinque percezioni sensorio-mentali
e spirituali: il salato
è amministrato dal
rene e dall'olfatto; l'acido
dal fegato e dalla vista;
l'amaro dall'intestino e
dal gusto; il dolce dal
polmone e dall'udito; il
piccante dalla pelle e dal
tatto.
Diverse combinazioni
fra gusti, determinano interazioni
organiche che, come abbiamo
dimostrato, esercitano una
specifica azione coadiuvante
le funzioni fisiologiche.
Ognuno perciò
può ben essere buono
o cattivo medico di se stesso,
come infatti lo è
quotidianamente ogni qualvolta
si nutre in modo più
o meno equilibrato.
A quanto pare
la natura non richiede "laurea
in medicina" per permettere
ai suoi abitanti di esercitare
il diritto di mangiare,
gustando al meglio il potere
nutritivo e curativo del
cibo che spontaneamente
o per coltivazione indotta
la natura può offrire.
Il gusto della
natura è ben vero
che è diletto degli
spiriti più liberi.
Quando invece il sapore
della vita diviene eccessivamente
amaro e la depressione avanza,
non saranno tecniche mentali
che potranno aiutare il
sofferente a risalire le
acque, bensì le risposte
spirituali alle domande
profonde che dalle acque
emergono in superficie.
Quali risposte
a tali domande ? Le verità
che fugano i dubbi ... (quelle
eterne che soddisfano un
"gusto" superiore).
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